La mammella ha un ruolo centrale nella psicologia estetica sia femminile che maschile. E' un richiamo di attrattività e sensualità
Grazie alla chirurgia estetica e agli impianti protesici è possibile aumentare il volume mammario e correggere quegli inestetismi presenti dalla nascita come il seno tuberoso, o in età adulta la ptosi della mammella.
Gli impianti protesici sono composti da silicone e possono avere forma rotonda o anatomica. La scelta di uno rispetto a un altro dipende dal chirurgo in base alla tipologia di intervento da eseguire.
La posizione delle protesi potrà essere sottoghiandolare o sottomuscolare. Il piano di alloggiamento sarà scelto in base alle caratteristiche fisiche della paziente, in particolare giocano un ruolo fondamentale lo spessore cutaneo e la grandezza della ghiandola. I risultati migliori si ottengono generalmente con la posizione retromuscolare in quanto la protesi è difficilmente palpabile e visibile e permette di spingere anteriormente in maniera naturale la componente ghiandolare.
Durante la prima visita il dottore raccoglierà i dati fisici della paziente, prendendo anche le misure del torace e della ghiandola, e si potrà così avere una idea di partenza di che protesi si potrà impiantare. Personalmente permetto almeno 3 scelte di protesi e dimensione che penso potrebbero accontentare le richieste della paziente, in sala operatoria sarà mia cura provarle tutte fino a trovare quella che meglio si adatta alle caratteristiche fisiche della paziente.
Viene anche disegnato il tracciato pre operatorio, avendo cura di individuare eventuali asimmetrie e spiegarle alla paziente.
Infine, avendo idea del volume mammario desiderato e del piano di alloggiamento, si valuta anche dove posizionare la cicatrice chirurgica. L'ingresso areolare è perfetto per pazienti che non desiderano gravidanze e che vogliono un volume moderato. Permette di avere una cicatrice virtualmente invisibile.
L'ingresso dal solco inframammario è indicato per aumenti volumetrici più consistenti o per pazienti giovani che desiderano gravidanze, in modo da non intaccare il parenchima mammario.
La guarigione comporta fastidi per circa una settimana, controllabili con antinfiammatori e riposo assoluto. I punti vengono rimossi dopo 5-7 giorni, avendo cura di coprire la cicatrice con steri strip. Generalmente consiglio per almeno un mese l'astensione dall'attività fisica, in particolare quella che comporta l'utilizzo delle braccia e l'astensione da parte del partner da manipolazioni della mammella prima che sia passato almeno 1 mese e mezzo. Gonfiore e lividi restano per circa 14 giorni, la mammella pian piano sarà sempre più morbida e naturale al tatto fino ad arrivare alla guarigione completa in circa 1 anno.
La durata delle protesi è lunga, possono essere lasciate senza problemi per decenni. Consiglio il reintervento solo in caso di rottura o ptosi mammaria.
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